Parte dallo Stadio Olimpico di Roma la nuova sfida del CSI. Nella sala convegni dello Stadio Capitolino si è tenuto l’incontro tra il Centro Sportivo italiano e l’Istituto di Credito Sportivo presieduto dal Dott. Cardinaletti.
Tema del convegno la necessita di adottare nuove strategie per la dilagante emergenza educativa in Italia. CSI e ICS hanno lanciato la Campagna nazionale per la creazione di “ nuovi luoghi educativi in parrocchia”, riconoscibili, aperti ed accoglienti, in grado di generare relazioni ed azioni significative per la crescita dei ragazzi e dei giovani. Questa affermazione è in sintonia con il pensiero di Papa Benedetto XVI, il quale ha più volte sottolineato come l’educazione dei giovani sia una vera e propria questione sociale. E’ necessaria, dunque, una nuova generazione di luoghi educativi in cui ricostruire il tessuto sociale, rimettere insieme la comunità delle persone e sostenere i genitori nel loro difficile ruolo di educatori.
C’è bisogno di luoghi come avamposti nel territorio che, partendo dall’esistente, sappiano svilupparsi e ridefinirsi nella loro dimensione progettuale, spaziale e strutturale. Un “polo educativo” che garantisca un insieme equilibrato di proposte sportive e culturali e che non esaurisca la propria funzione nella semplice organizzazione delle attività, ma che abbia la forza di andare oltre, per «contribuire a rispondere alle domande profonde che pongono le nuove generazioni circa il senso della vita, il suo orientamento e la sua meta».
D’altro canto, abbiamo davanti un mondo cambiato e che cambia, ed è in questo quadro difficile che il CSI si è chiesto come mettere a frutto il talento delle sue esperienze associative e uno spazio educativo come l’oratorio. Bisogna chiederselo se si ha davvero a cuore la vita dei ragazzi e dei giovani, la loro felicità, il loro diritto a crescere bene, il loro desiderio di partecipare attivamente alla vita del Paese. Troppi giovani oggi sono stanchi, sfiduciati, disillusi, e cercano disperatamente un appiglio a cui aggrapparsi. All’incontro è intervenuto il Presidente del CSI di Reggio Calabria Paolo Cicciù . È cambiato l’oratorio, è cambiato lo sport, è cambiato il concetto di educazione, soprattutto è cambiata la società. Il CSI oggi pensa all’oratorio non come ad un erogatore di servizi sportivi o culturali, ma come ad un grande laboratorio di esperienze umane che a partire dallo sport o dalla cultura diventi un luogo importante di amicizia e di relazioni. È un progetto vivo e attuale, che ha solo bisogno di essere comunicato a fondo e di essere compreso.
Significative le parole del Presidente della Fondazione Giovanni Paolo II Edio Costantini:Lo sport ha un ruolo chiave da giocare ai fini della salute e del benessere della popolazione, per ridurre i rischi di numerose malattie figlie del nostro modo di vivere. La filosofia dello sport per tutti pretende che l’attività fisico-sportiva sia radicata nel sistema di vita di ciascuno, accompagnando l’individuo dall’infanzia alla vecchiaia. Il Csi di Reggio Calabria presenterà i contenuti del convegno e dell’accordo CSI – ICS durante il Festival dello Sport Educativo,nel mese di Ottobre. L’incontro coinvolgerà tutte le parrocchie e le società sportive interessate a realizzare o ristrutturare un impianto sportivo. L’idea del CSI è quella di creare una commissione che accompagni parroci e presidenti nella realizzazione dell’impianto. Novità assoluta della proposta ,la promozione di percorsi formativi ed educativi all’interno del centro sportivo educativo realizzato. Durante la 46° Settimana Sociale dei Cattolici che si svolgerà ad Ottobre a Reggio Calabria il CSI di reggino darà il via al progetto “I Nuovi luoghi educativi”,che rappresenta una vera e propria rivoluzione culturale in ambito sportivo. Hanno già aderito al progetto il Comune di Reggio Calabria – Assessorato alle Politiche Sociali ,il Coni Calabria e l’Ufficio sport della Diocesi di Reggio – Bova. Nelle prossime settimane sarà pubblicato il programma ufficiale del Festival dello Sport Educativo. L’evento per oltre un mese coinvolgerà circa seimila tra giovani,parroci,educatori e addetti ai lavori. Reggio Calabria,per un mese sarà la Capitale dell’educazione.
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